Una prima conseguenza politica dell’attacco hacker iniziato lo scorso venerdì è una legge sotto esame da parte del Congresso americano che – tra le altre norme – vieterebbe alle aziende di pagare un riscatto. A maggio avevano fatto impressione i 5 milioni di dollari che l’ad della Colonial Pipes aveva rivelato di aver pagato ai cybercriminali per far tornare operativa la più grande rete di oleodotti degli Usa. Anche lì, si dice, era implicato un gruppo russo, i Darkside.
Fonte: Corriere.it